domenica 11 dicembre 2011

nOTE DI nATALE

Anche quest'anno (MU)SiCk project  sarà impegnato nella manifestazione Note Di Natale, organizzata dall'Istituto pareggiato G.Braga di Teramo con il sostegno del Comune di Teramo e della Fondazione Tercas. Cinque saranno le chiese in cui si esibirà il duo: Santa Maria in Cartecchio, Santa Maria Assunta di Colle S.Maria e S.Anastasio di Piano D'Accio, San Rustico di Cerreto, Madonna delle Grazie di Frondarola.

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giovedì 1 dicembre 2011

PAUL MOTIAN (1931-2011)

Courtesy of Drummerworld
E' praticamente impossibile descrivere lo stile con cui Paul Motian si è imposto nella storia della musica e della percussione. Così come non sarà mai efficace il resoconto di una conversazione. Ogni momento, musicale e non, cela sensazioni, imprevisti, incertezze, esclamazioni che anche se esattamente ripetute perdono la loro essenza e la loro efficacia. Il suono di Motian è frutto dell'attimo in cui viene in essere, perciò può essere solo ascoltato. Fortunatamente il numero di registrazioni live e studio è copioso!

Riporto qui di seguito il link di una sua intervista in cui Motian ripercorre tutta la sua carriera:

http://tedpanken.wordpress.com/2011/11/23/r-i-p-paul-motian-1931-2011/


Cito tre registrazioni, a mio avviso, rappresentative.

Motian-Lovano-Frisell
IT SHOULD'VE HAPPENED LONG TIME AGO

ecm 1985


Crispell-Peacock-Motian
AMARYLLIS

ecm 2000

Lossing-Schuller-Motian
AS IT GROWS

hatology 2004

BILLY MARTIN "STARLINGS" tzadik

Questa è la prima di una serie di post riguardo dischi o musicisti che in qualche modo hanno influenzato o stanno influenzando il lavoro dei (MU)Sick Project. Le recensioni avranno un colore ed un carattere diverso rispetto ai post riguardanti il progetto.


Starlings è il disco solista di Billy Martin, il dinamico e creativo batterista dei Medeski,Martin & Wood. I brani, originariamente composti e registrati per mbira africana, sono stati arrangiati per ensemble cameristici da Anthony Coleman, grazie all'intercessione dell'inarrestabile John Zorn. La composizione dei brani è avvenuta attraverso una scrittura ritmica particolare, fino ad oggi utilizzata da Billy nei suoi gruppi di percussioni. Principalmente si tratta di ripetizione di uno o più pattern ritmici, a volte anche molto semplici, ma che uniti tra loro creano un tessuto ritmico molto efficace. Nel caso dei gruppi d'archi e di ottoni, in Starlings, è stato richiesto ai musicisti di improvvisare seguendo comunque le dette strutture ritmiche. Ai brani cameristici, se ne aggiungono due per ensemble di percussioni diretti da Martin ed uno per mbira. In "Stridulation" i suoni acuti dei piccoli legni evocano il suono delle cavallette ed il loro intersecarsi ritmicamente; con un ascolto attento  ci si renderà conto di essere di fronte a suoni e rumori facilmente individuabili in natura, soltanto che Martin è riuscito a coglierli, a comprenderli ed ad arrangiarli alla stregua di semplici parole in un ambiente affollato.
Ne è derivato allora un disco in cui ogni brano è una piccola miniatura, un'immagine rubata e poi svanita, come il volo degli storni che con i loro repentini cambi di direzione e colore creano forme sinuose. Da qui, il titolo Starlings.   
Per chi conosce Billy soltanto nella sua veste batteristica, siamo ben lontani dalle improvvisazioni rock-funk. Non è azzardato dire che siamo sconfinati nell'ambito della musica classica contemporanea, del resto molto vicina all'autore. 


[Per chi non conosce Billy Martin, il trailer del suo dvd costituisce un'ottima ricapitolazione delle varie sfaccettature del suo playing.]