Questa è la prima di una serie di post riguardo dischi o musicisti che in qualche modo hanno influenzato o stanno influenzando il lavoro dei (MU)Sick Project. Le recensioni avranno un colore ed un carattere diverso rispetto ai post riguardanti il progetto.
Starlings è il disco solista di Billy Martin, il dinamico e creativo batterista dei Medeski,Martin & Wood. I brani, originariamente composti e registrati per mbira africana, sono stati arrangiati per ensemble cameristici da Anthony Coleman, grazie all'intercessione dell'inarrestabile John Zorn. La composizione dei brani è avvenuta attraverso una scrittura ritmica particolare, fino ad oggi utilizzata da Billy nei suoi gruppi di percussioni. Principalmente si tratta di ripetizione di uno o più pattern ritmici, a volte anche molto semplici, ma che uniti tra loro creano un tessuto ritmico molto efficace. Nel caso dei gruppi d'archi e di ottoni, in Starlings, è stato richiesto ai musicisti di improvvisare seguendo comunque le dette strutture ritmiche. Ai brani cameristici, se ne aggiungono due per ensemble di percussioni diretti da Martin ed uno per mbira. In "Stridulation" i suoni acuti dei piccoli legni evocano il suono delle cavallette ed il loro intersecarsi ritmicamente; con un ascolto attento ci si renderà conto di essere di fronte a suoni e rumori facilmente individuabili in natura, soltanto che Martin è riuscito a coglierli, a comprenderli ed ad arrangiarli alla stregua di semplici parole in un ambiente affollato.
Ne è derivato allora un disco in cui ogni brano è una piccola miniatura, un'immagine rubata e poi svanita, come il volo degli storni che con i loro repentini cambi di direzione e colore creano forme sinuose. Da qui, il titolo Starlings.
Per chi conosce Billy soltanto nella sua veste batteristica, siamo ben lontani dalle improvvisazioni rock-funk. Non è azzardato dire che siamo sconfinati nell'ambito della musica classica contemporanea, del resto molto vicina all'autore.
Ne è derivato allora un disco in cui ogni brano è una piccola miniatura, un'immagine rubata e poi svanita, come il volo degli storni che con i loro repentini cambi di direzione e colore creano forme sinuose. Da qui, il titolo Starlings.
Per chi conosce Billy soltanto nella sua veste batteristica, siamo ben lontani dalle improvvisazioni rock-funk. Non è azzardato dire che siamo sconfinati nell'ambito della musica classica contemporanea, del resto molto vicina all'autore.
[Per chi non conosce Billy Martin, il trailer del suo dvd costituisce un'ottima ricapitolazione delle varie sfaccettature del suo playing.]
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